Come Avviene Il Trattamento Reiki
COSA ACCADE DURANTE UN TRATTAMENTO REIKI?
Una
ricerca indipendente condotta dal Dott. Robert Becker e dal Dott.
John Zimmerman nel corso degli anni ottanta, si occupò di verificare
cosa avviene mentre si praticano terapie energetiche come il Reiki.
La
ricerca rivelò non solo che le onde cerebrali del praticante e del
ricevente si sincronizzavano nello stato alfa, caratteristico del
rilassamento profondo e della meditazione, ma che pulsavano
all’unisono con il campo magnetico terrestre (Risonanza di
Schuman).
In
quei momenti, il campo biomagnetico delle mani dei praticanti era
almeno mille volte più esteso del normale e ciò non aveva alcuna
relazione con la corrente del corpo interno.
Toni
Bunnel (1997) ritiene che proprio il collegamento dei campi
energetici del praticante e della terra consenta al primo di
attingere alla sorgente di energia infinita o campo energetico
universale, attraverso la Risonanza di Schuman.
Il
Prof. Paul Davies e il Dott. John Gribbin ne «Il mito della materia»
(2007) discutono la visione della fisica quantistica che si riferisce
ad un “universo vivente” in cui tutto è connesso in una rete
vivente di interdipendenze. Tutto questo conferma l’esperienza
soggettiva di unicità e coscienza espansa riportata da chi,
regolarmente, riceve o si autotratta con Reiki.
Zimmerman
(1990) negli USA e Seto (1992) in Giappone approfondirono
ulteriormente l’ampio campo biomagnetico pulsante emesso dalle mani
di praticanti di metodi di trasmissione energetica mentre
lavoravano.
Essi scoprirono che le pulsazioni vibravano alle
stesse frequenze delle onde cerebrali, in un intervallo compreso tra
0,3 e 30 Hz, con maggiore densità tra 7 e 8 Hz, nello stato alfa.
Ricerche
mediche indipendenti hanno dimostrato che in questo intervallo di
frequenze le capacità di autoguarigione del corpo sono fortemente
stimolate e che specifiche frequenze possono essere utilizzate per
rigenerare i diversi tessuti.
Ad
esempio, 2 Hz per la rigenerazione dei nervi, 7 Hz per la crescita
ossea, 10 Hz per la guarigione dei legamenti e 15 Hz per la
formazione dei capillari.
I
macchinari per la fisioterapia, basati su questi principi, sono stati
creati per favorire la rigenerazione dei tessuti molli e la
tecnologia ad ultrasuoni è comunemente usata per pulire arterie
intasate e disintegrare calcoli renali.
Inoltre,
da anni, si sa che piazzare una bobina elettrica attorno ad una
frattura che non si ricompone aiuta l’osso a crescere e a
rigenerarsi.
Becker
spiega come le onde cerebrali non siano confinate al cervello ma
viaggino in tutto il corpo attraverso il sistema perineurale,
costituito dalle guaine dei tessuti connettivi che circondano tutti i
nervi.
Nel
corso di un trattamento, queste onde iniziano come pulsazioni
relativamente deboli nel talamo del cervello del praticante e
accumulano forza mentre fluiscono ai nervi periferici del corpo,
incluse le mani.
Lo
stesso effetto si rispecchia nella persona che riceve il trattamento
e Becker ritiene che sia questo effetto, più di ogni altro che
regola la rigenerazione dalle ferite e il riequilibrio dell’intero
sistema.
Ciò
evidenzia una delle caratteristiche speciali del Reiki (e terapie
simili) che lo rendono particolarmente efficiente, vale a dire il
fatto che sia il praticante che il ricevente beneficiano del
trattamento.
È
interessante notare che il Dott. Becker basò il proprio studio su un
campione di soggetti di diverse culture e indipendentemente dai loro
sistemi di credenze o usanze tutti i test portarono ai medesimi
risultati.
Una
parte della crescente popolarità del Reiki sta nel fatto che non
impone un set di credenze e può essere liberamente utilizzato da
persone di ogni cultura, formazione e fede.
Questa
neutralità lo rende particolarmente appropriato anche per l’uso in
ambito medico e nelle prigioni.
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